I vantaggi del franchising ai tempi del coronavirus

Quello che stiamo vivendo è un periodo epocale in materia di sanità pubblica, perché una pandemia non è certo roba di tutti i giorni e neanche qualcosa che si esaurisce in un lasso breve di tempo.

Ma epocale è anche in tema di economia e lavoro, date le dirette conseguenza che la quarantena ha imposto ad attività produttive, esercizi commerciali e piccoli imprenditori.

Non giriamoci troppo intorno: l’impatto del blocco totale di questa Italia Zona Rossa sarà enorme e si estenderà per molto, molto tempo.

Quando però questo tempo sarà finalmente esaurito e l’emergenza rientrata, cosa dobbiamo aspettarci?

La ripartenza non sarà semplice. Specie per coloro che svolgono attività a diretto contatto col pubblico, impossibilitati oggi a svolgere da remoto il lavoro di sempre.

Per queste realtà non esiste un’alternativa “da casa”, ed è il caso per esempio delle ludoteche o sale per feste, attività che si sono trovate fra le prime a dover abbassare la saracinesca fino a data da definire. E i titolari?

Su di loro gravano le spese di sempre: affitto, bollette, magari anche stipendi ai dipendenti. Con la piccola differenza che nelle casse dell’attività non entra denaro.

E con un’aggravante incognita: perché quando l’Italia tornerà via via alla normalità, ci sarà di certo ancora tanta paura in circolo e quella paura si riverserà soprattutto sulle attività di intrattenimento e aggregazione. In più, qui stiamo parlando di bambini. E si sa, non c’è cosa più preziosa, più amata e più da tutelare di un figlio/a.

Cosa possono fare i titolari di ludoteche e sale per feste quindi?

In questa fase si è tutti coinvolti, indistintamente. Questo significa che può valere la pena tentare, in qualche caso, la strada del dialogo (ad esempio negoziare con il locatario per il pagamento dell’affitto – se si tratta di una persona ragionevole, capirà la situazione).

Poi, senza lasciarsi prendere dallo sconforto, è saggio restare in contatto coi propri clienti e rassicurarli: far capire loro che nonostante tutto ci siamo, abbiamo preso di petto la situazione e ci stiamo riorganizzando in funzione di quello che è accaduto.

I social networks restano lo strumento di comunicazione più efficace in questo senso: mai sparire completamente, o saremo percepiti come attività che soccombono all’emergenza.

Possiamo invece comunicare i provvedimenti e gli adeguamenti che stiamo mettendo in atto: sanificazione degli ambienti, riorganizzazione delle attività che erano previste e che sono saltate a causa della chiusura, preparazione di nuovi laboratori educativi.

Restare propositivi è indispensabile adesso, per ripartire più avanti con meno intoppi.

Ma quando si è soli ogni cosa sembra difficile e la motivazione tende a spegnersi.

Chi opera in franchising ha un sostegno in più

Di solito l’azienda madre è nella posizione di riorganizzare le idee e le attività più velocemente del singolo, poiché ha una struttura operativa più salda e reattiva, in cui confluiscono diverse professionalità e competenze.

In PlayZone, ad esempio, dopo aver preso atto delle direttive del governo che impongono il fermo di tutte le nostre sedi, abbiamo attivato una serie di attività a supporto degli affiliati e ne abbiamo ancora in serbo molte altre.

Dalla conference call alle dirette facebook, passando per i più innovativi dispositivi di sanificazione degli ambienti: l’emergenza è anche nostra e non possiamo in alcun modo abbandonare le sedi locali a un infelice destino.

Quando l’allarme coronavirus sarà lontano, meglio non trovarsi soli

Lo stesso discorso è applicabile alla ripartenza: possiamo certamente dire che chi non si è mai fermato avrà maggiore slancio quando tutto tornerà alla normalità. Soprattutto se nel frattempo si è riorganizzato sulla base di quanto accaduto fino ad allora.

Perché dopo tutto questo non possiamo essere tanto ingenui da credere che riaprire le porte dell’attività significherà tornare a incassare come ai vecchi tempi. Scopriremo invece che il coronavirus ci ha cambiato, forse per sempre, e che serve qualcosa in più per riconquistare la fiducia dei clienti vincendo le loro nuove resistenze e paure.

Trovarsi da soli davanti a questa nuova realtà, detto francamente, non conviene: occorre il supporto di una struttura più incisiva, più tempestiva e più grande di noi.

Il franchising potrebbe essere il motore della ripartenza

Nessuna azienda madre è ferma, almeno non del tutto: in PlayZone per esempio il team è operativo al 100%, seppur con modalità operative diverse. Chiudiamo accordi, formuliamo soluzioni straordinarie, immaginiamo il futuro e ci adeguiamo: lo facciamo da casa, certo, utilizziamo un po’ di più il telefono e gli strumenti per le videochiamate di gruppo, ma nulla è lasciato al caso. Nessuno si ferma.

E quando avremo debellato il coronavirus sapremo esattamente cosa fare e come farlo.

 

Non isolarti, non lasciarti prendere dallo sconforto: contattaci e ti aiuteremo in ogni modo possibile.

    Il tuo nome (richiesto)

    La tua email (richiesto)

    Il tuo telefono (richiesto)

    Oggetto

    Il tuo messaggio

    Se hai un file da allegare, puoi aggiungerlo qui


    No Comments

    Sorry, the comment form is closed at this time.

    0
      0
      Il tuo Carrello
      Carrello vuotoVai allo shop

      Watch Dragon ball super

      WhatsApp Un consulente ti aspetta su WhatsApp!