Quella che ti raccontiamo oggi è una storia che ha davvero dell’incredibile. Un percorso a ostacoli, nel vero senso della parola, dall’inizio alla fine.
Avevamo già accennato alle disavventure di Monica nel nostro blog qualche settimana fa.
Era incappata in una truffa bella e buona, ad opera di un venditore scorretto che purtroppo era riuscito a ingannare anche noi, che nel frattempo non ci eravamo accorti di quanto accadeva alle nostre spalle.
Per fortuna la verità viene sempre a galla e grazie alle azioni di denuncia di Monica e altri malcapitati come lei, quella persona non è più parte del team e chi ha avuto a che fare con lui è stato sempre rimborsato.
Va detto che altri, al posto di Monica, avrebbero comunque fatto un passo indietro affidando i propri sogni a qualcun altro. Certe esperienze ti toccano nel profondo, perché ti fanno sentire ingannato, raggirato, scatenando persino uno strano senso di colpa per non aver colto prima i segnali dell’imbroglio.
Lei però, a dispetto del suo fare apparentemente pacato e tranquillo, si è rivelata più determinata e convinta di quanto noi stessi potessimo immaginare.
E a gran sorpresa, è andata avanti.
“Combatto le mie paure”, il mantra di Monica
Questa frase, pronunciata nel corso della sua intervista alla Masterclass formativa, ci ha colpito molto. Mai dichiarazione fu più vera.
Un’azienda che svolge questo lavoro da tanti anni e che ha visto tante aperture susseguirsi nel tempo, incontra tante storie personali e qualche volta conosce persone straordinarie.
Di solito, chi sceglie di affiliarsi a PlayZone ha una qualche esperienza nel settore ludico: magari nell’animazione, magari come educatore o operatore in sala. Onestamente non capita spesso che qualcuno scelga questo mestiere a partire da zero e se lo fanno, il più delle volte desistono davanti alla complessità di un mondo che sembra tutto rose e fiori, ma nasconde tantissime insidie.
Ecco, in questo Monica si è davvero rivelata straordinaria.
Ricordi l’intervista che ci aveva rilasciato durante la Masterclass?
Quei 4 giorni di formazione, circondata da altri affiliati certamente più preparati di lei, inondata di nozioni di ogni genere, l’avevano a dir poco destabilizzata.
Il suo cedimento non lasciava presagire nulla di buono, al punto che avevamo temuto il peggio: con un finanziamento già accordato, e un altro in fase di accettazione, c’era il concerto rischio che Monica si arrendesse.
La determinazione di una mamma
“Lo faccio soprattutto per i miei figli”, dichiara Monica in questa intervista.
E in loro ha infatti trovato la forza e la grinta per superare ogni ostacolo.
Dopo la Masterclass è tornata a casa, si è presa qualche giorno, e poi ha avviato i lavori di ristrutturazione: eravamo in piena pandemia, ma questo non l’ha frenata.
Ha comunque pagato a caro prezzo non tanto la sua inesperienza, quanto l’impazienza di vedere il suo ambito sogno finalmente realizzato.
Il 17 luglio PlayZone Tricase ha aperto le porte
Contro ogni aspettativa è arrivato il grande giorno dell’inaugurazione. Non possiamo dire serenamente che fosse tutto pronto, perché non lo era. In fase di ristrutturazione non tutto era andato come si conviene e restava qualche problema da risolvere.
Quanto a Monica, definirla preparatissima non è propriamente corretto ma tutto sommato tante prima di lei hanno aggiustato il tiro e affinato la tecnica in corso d’opera, grazie all’esperienza sul campo.
Perciò si, abbiamo supportato la nostra affiliata e abbiamo organizzato una bella festa d’inaugurazione.
E già che c’eravamo, abbiamo anche scoperto un territorio nuovo.
A Tricase abbiamo documentato il territorio per la prima volta
L’idea di documentare il territorio e visitare le bellezze dei posti che tocchiamo con le nuove sedi non è nuova per noi. A Tricase abbiamo trovato il tempo e la disponibilità di fare questo esperimento.
Perché?
Semplice: per debellare la convinzione che sia necessario vivere in una grande città per avviare una ludoteca redditizia. Certo, per aprire una sala PlayZone occorre un numero minimo di abitanti – è una delle prime cose che precisiamo in fase di consulenza-, ma sono tanti gli elementi che valutiamo in fase decisionale.
Tricase è sì un piccolo borgo di provincia, ma è ben posizionato ed ha comunque un circondario importante che consente l’apertura in linea coi nostri standard. In più, è un luogo magico, dove abbiamo scoperto paesaggi da sogno e viuzze senza tempo.
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Un inizio difficile: PlayZone Tricase resta chiuso al pubblico
Se l’inaugurazione era sembrata la fine delle avversità per Monica, il giorno successivo è stato un vero e proprio bagno di realtà.
Fortunatamente, da mamma quale è, non si è lasciata prendere dall’entusiasmo e si è affidata invece al buon senso. Ha abbassato la serranda, ultimato i lavori che non andavano bene, fatto qualche sessione formativa extra e sistemato le burocrazie sospese.
Ci è voluta qualche settimana, ma ne è valsa la pena perché operare in assoluta serenità non ha prezzo.
Ora le auguriamo davvero di andare avanti senza più incidenti di percorso: ne ha superate già tante e merita un bel tratto in discesa.
Buona attività Monica, conta sempre su di noi!
La storia di Monica non è idilliaca, ma dimostra che con la giusta determinazione e il supporto di un’azienda corretta e leale ogni ostacolo si può superare.
Noi speriamo che certi intoppi non debbano più capitare a nessuno dei nostri affiliati, ma una cosa è certa: se c’è un problema, noi ci siamo.
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